Fabrica
di Roma, treni parcheggiati a Vado Falcone, l’Atac: non c’è
amianto nei vagoni, fermi lì in attesa di essere demoliti e
smaltiti.
Giorgio
Massaini
20/02/2018
L’allarme
era sorto dopo un
articolo apparso su un
blog, da cui è scaturito un esposto alla magistratura,
ma l’azienda
capitolina che gestisce la Roma-Civita Castellana-Viterbo
smentisce categoricamente la presenza di amianto.
Non c’è amianto nei convogli parcheggiati presso località
Vado Falcone a Fabrica di Roma: è questo che trapela da
fonti Atac, interpellate sulla questione sollevata da un
articolo apparso sul blog ferroviaromanord.altervista.org,
nel quale si affermava la presenza di amianto nei suddetti
treni parcheggiati.
L’articolo
in questione , parla dell’arrivo nello scorso maggio, di
alcuni treni provenienti da stazioni della provincia
viterbese, sui quali pochi giorni dopo, iniziarono a
lavorare alcuni operai in tuta bianca e mascherina,
impegnati a sigillare le finestrature dei treni con lamiere
e schiuma poliuretanica destando preoccupazione nei
residenti: venne quindi fatto un esposto alla magistratura
viterbese, atto a verificare che non vi fosse amianto ed
altre sostanze nocive.
Nonostante
le rassicurazioni date ai residenti dal gestore della
ferrovia ,sull’assenza di amianto sui convogli,
l’articolo del blog continua a sostenere la tesi, secondo
la quale ,quei treni contengano fibre di amianto e il fatto
di sigillare i treni confermerebbe tale ipotesi.
Sul tema
si è acceso un intenso dibattito, soprattutto tra la
cittadinanza di Fabrica di Roma, pertanto abbiamo fatto
alcuni approfondimenti, dai quali è emerso che i treni
stipati a Fabrica di Roma non contengono amianto.
Si
tratta di convogli, contenenti amianto in origine, il quale
è stato eliminato e bonificato dalla precedente società che
aveva in gestione la ferrovia: anche l’Atac, circa due anni
fa, ha nuovamente effettuato accertamenti sulla presenza di
questo materiale, constatando che tutti i treni erano stati
bonificati , con tanto di relazioni tecniche che sono state
consegnate alla magistratura, dopo l’esposto presentato dai
residenti di Fabrica di Roma.
Cosa
ci fanno quindi i treni a Vado Falcone? I convogli in
questioni, sono stati portati lì, in attesa di essere
demoliti: la chiusura dei finestrini con lamiere si è resa
necessaria al fine di non veder vandalizzati i convogli, i
quali saranno smaltiti in breve tempo, visto che il
contratto per la demolizione e il successivo smaltimento è
stato recentemente siglato.
I
treni saranno prima sezionati, poi caricati su un camion e
avviati allo smaltimento: nessun allarme quindi sia per la
presenza di amianto, sia per la salute e l’ambiente.
Giorgio Massaini
20/02/2018
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Quel
silenzio assordante……….
di
Gianfranco Lelmi
11.02.2018
A
maggio del 2017, nei giorni 8/9 venivano parcheggiati vagoni
ferroviari su binari morti, in località Vado Falcone a
Fabrica di Roma. Praticamente veniva invaso il tronchino di
collegamento tra la Ferrovia Roma Nord ed i binari delle
FFSS inutilizzati.
Successivamente
uomini con tute bianche e maschere sigillavano porte e
finestre di detti convogli con lastre di lamiera e schiuma.
Veniva impedito a chiunque di avvicinarsi.
Gli abitanti del posto,
preoccupati per la presenza di detti convogli si rivolgevano
al Comando Stazione Carabinieri di Fabrica di Roma
chiedendo, con un esposto diretto alle Autorità Competenti,
di svolgere gli opportuni accertamenti
volti a verificare che all’interno ed
all’esterno di questi vagoni
non vi fossero materiali tossici e/o nocivi, quali amianto
ed altro, pericolosi per la salute. Veniva aperto il
procedimento penale n° 1188/2016 RGNR curato dal Dott.
Pacifici. Nel frattempo veniva interessata la Polizia urbana
ed il Sindaco di Fabrica di Roma.
A
richiesta di delucidazioni da parte degli abitanti, veniva
risposto da parte degli operai che tali convogli, venivano
appoggiati momentaneamente sul menzionato binario morto per
poi in tempi brevi (circa un mese) dovevano essere spostati
in altra sede per la rottamazione.
Nuovamente
gli
abitanti del posto,
non avendo ricevuto chiarimenti intervenivano presso i
Carabinieri per sollecitare una
risposta. I responsabili
della ferrovia riferivano che i citati convogli in attesa di
rottamazione, ubicati in località Vado Falcone sarebbero
stati presto rimossi. Era in corso la gara di appalto per
effettuare tale lavoro. E’ passato quasi un anno, da quando
questi vagoni, provenienti da Viterbo, Vitorchiano, Soriano
nel Cimino, Corchiano, furono posizionati nell’attuale sito,
senza che cambiasse nulla.
E’ ovvio,
dicono gli abitanti del posto, che detto
materiale è pieno di amianto ubicato all’interno dei
convogli, per
coibentare e
isolare i vari
scompartimenti. Non c’era bisogno di utilizzare la schiuma e
lamiere per sigillare porte e finestre. La Regione Lazio
proprietaria di detti treni tace. Intanto, oltre ai decessi
per tumore provocati dall’uso indiscriminato di pesticidi,
ci mancavano questi treni, dice la gente. Nel frattempo
persone inconsapevoli continuano a coltivare e raccogliere
l’insalata che cresce a pochi metri da detto materiale
parcheggiato per una sosta senza limiti e tutto tace.
Gianfranco
Lelmi
N.B.
Causa errata interpretazione del testo da parte di alcune
testate telematiche si è provveduto a segnalare l'accaduto
agli organi competenti
11.02.2018 |