La ferrovia Roma nord

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355-Episodi teppistici negli anni 90

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Civita Castellana anno 2023

Episodi teppistici negli anni 90 lungo la Ferrovia Roma Nord e relative conseguenze   (nr. 355 2023.04.23)

di Gianfranco Lelmi

 

In una denuncia del 25 gennaio 1992 si lamentavano episodi teppistici ai danni dei convogli ferroviari del ACOTRAL. Difatti il giorno 17 gennaio 1992 il treno nr. 707 con il macchinista Teo...., il capo treno Bar...... il conduttore Pic....., veniva preso di mira dal lancio di sassi da parte di nomadi, rompendo un vetro alla rimorchiata 74. Inoltre il signor Vin..... Civ... nato a Roma il 24.03.1972 e residente a Riano, veniva ferito alla testa. L’episodio veniva segnalato al Sindaco del Comune di Roma e p.c. alla direzione del ACOTRAL, alla Direzione Generale M.C.T.C. Direzione centrale V, al Comando della Legione CC di Roma via Garibaldi 4 di Roma. Lo stato di pericolo veniva segnalato nei pressi della soppressa fermata di Monte Antenne, dove era stato consentito l’insediamento di un campo nomadi. Altri episodi erano stati segnalati alle competenti Autorità con le note n° 2246 del 09.11.1990, n° 360 del 07.02.1991, n° 1357 dell’ 8.06.1991.  Nel marzo del 1991, il direttore dell’esercizio metroferroviario Dr. Ing. Ang... Cur.. emetteva l’ordine di servizio n° 61/91/ E.F. disponendo la temporanea soppressione della fermata impresenziata di Monte Antenne, inoltre disponeva che “tutti i treni pari dispari percorreranno con marcia a vista e fischi ripetuti la tratta compresa tra l’inizio della predetta fermata (lato Flaminio) e l’inizio del ponte sul Tevere (lato p.le Flaminio)”   Come riportano le cronache, la situazione concernente i comportamenti criminali peggiorava con il tempo.

Oltre al lancio di sassi contro i treni in transito, con conseguente ferimento dei passeggeri, veniva segnalata la posa di sassi sulle rotaie. La sede ferroviaria, come riportano le cronache, venivano utilizzata dai nomadi per i trasferimenti a piedi verso le vicine fermate, gruppi di bambini la utilizzavano come campo giochi. Attraversamenti della sede ferroviaria con cavi elettrici avvenivano nel periodo 7 gennaio 1992 senza il rispetto delle norme vigenti. Già ad aprile del 1991, sempre nella zona tra le stazioni di Monte Antenne ed il ponte sul fiume Tevere i nomadi insediatisi nella zona si erano allacciati abusivamente ad una cabina elettrica ENEL sita sul lato destro della ferrovia. Veniva pertanto sollecitato un valido servizio di vigilanza a tutela della ferrovia da parte dei Carabinieri, richiedendo il trasferimento del campo nomadi in altra sede “per ripristinare le normali condizioni di sicurezza del trasporto sulla linea ferroviaria in oggetto”.

Nel frattempo il Comune di Roma in una lettera del 4 maggio 1991 diretta oltre che al Ministero dei LL.PP all’ACOTRAL, ecc., evidenziava l’attraversamento abusivo della ferrovia da parte di podisti e ciclisti sconsiderati. Nella missiva veniva presa in considerazione, la riprogettazione e la ristrutturazione dell’attuale ponte sotto la ferrovia con una corsia riservata al transito delle biciclette. 

Con nota del 18 settembre 1991 il direttore dell’esercizio “Metroferroviario”, dott. Ing. Ang... Cur.., richiedeva al Ministero dei trasporti, l’autorizzazione alla costruzione del muro di recinzione a protezione della ferrovia antistante il campo nomadi, tra il cavalcavia sulla via Olimpico ed il ponte sul fiume Tevere. Il muro in calcestruzzo, sormontato da una rete tipo keller avrebbe coinvolto la Dita Itarp. Il 16 ottobre del 1991, il Ministero dei Trasporti, concedeva il nulla osta per i lavori di recinzione della tratta urbana della Ferrovia, con lo scopo di isolarla dall’accampamento nomadi.

Venivano programmati paletti in ferro e rete metallica a Monte Antenne, Due Ponti-Grottarossa, Saxa Rubra, Labaro, La Celsa, Prima Porta per un totale di circa mt. 3.890.

Cancellate in cemento armato vibrato tipo F.S. per i piazzali delle stazioni: A. Acetosa, Campi Sportivi, Monte Antenne, Tor di Quinto, Due Ponti, Grottarossa, Labaro, La Celsa, Prima Porta.

I lavori del Capitolato Speciale di Appalto per i lavori di costruzione di recinzioni (paletti di ferro e rete metallica, cancellate in c.a. nella tratta urbana del Ferrovia Roma Viterbo ammontavano a Lit 352.000.000 oltre IVA con finanziamento mediante legge 297/1978, vedi nota 3 gennaio 1989.

In data 3 ottobre 1991, la ditta ITARP veniva sollecitata a rispettare i termini di consegna contrattuali. In una nota del 23 agosto 1991 diretta alla ditta ITARP veniva segnalato che la recinzione con paletti di ferro e reti metalliche nelle zone Due Ponti, G. Rossa, Labaro non era conforme alle norme contrattuali.

Veniva evidenziato che i plinti di fondazione dei paletti non erano stati realizzati con calcestruzzo e risultavano infissi nel terreno utilizzando una esigua quantità di calcestruzzo, la rete non risultava tirata in quanto i paletti non erano rigidi. Alla stazione di Grottarossa le colonnine delle transenne FS non risultavano avere il basamento in cemento. La ditta in questione veniva sollecitata alla sistemazione secondo quanto previsto dall’art. 3 del Capitolato.  

 

Si ringrazia l’Archivio Storico di ATAC,

in particolare la Dott.ssa Anita Valentini, la Dott.ssa Chiara Martelli

e la fattiva collaborazione del Dott. Massimiliano Pirandola