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228-Addio alla storica carrozza di Mussolini

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Addio alla storica carrozza di Mussolini, sarà demolita da Atac. È il convoglio su cui il Duce festeggiò la marcia su Roma

 

cortese autorizzazione:

L'Huffington Post - di Elisabetta Invernizzi

CARROZZA DUCE

Atac demolirà la carrozza con cui Mussolini il 28 ottobre 1932 inaugurò la ferrovia elettrica Roma-Viterbo. La celebre carrozza 59 su cui il Duce aveva viaggiato per festeggiare l’anniversario della marcia su Roma è inserita nell’elenco del “materiale rotabile” che l’azienda dei trasporti ha bollato come “fatiscente” e – fanno sapere da via Prenestina – per questioni di spazio, ora ha deciso di disfarsene.

Atac si era già mossa nel 2014 con un bando per la demolizione di quattro lotti di “rotabili ferroviari”. Il vagone figurava insieme ad altri 33 locomotori storici, motrici e carrozze, dal 1914 agli anni Trenta, e diverse vetture più recenti. Tutti fermi da tempo nelle stazioni di Viterbo – dove si trova il cimelio del Duce -, Soriano, Fabrica, Corchiano e Vitorchiano.

atac

 

Ma da allora, del destino di questo patrimonio culturale non si è saputo più nulla. In questi giorni la svolta: alla stazione di Viterbo sono iniziati i lavori di smantellamento del materiale rotabile ad opera della ditta Cofermet, specializzata in demolizioni ferroviarie e industriali, vincitrice dell’appalto.

 

Viterbo ferrovia Roma Nord 11.01.2009

 

Senza passare sotto i riflettori, Atac ha ottenuto il nulla osta per la demolizione da tutti gli enti preposti. Dalla Regione Lazio, proprietaria del materiale, fino alla Soprintendenza. Così sono stati svincolati i beni storici protetti dal decreto legislativo numero 42 del 2004 che all’articolo 11 tutela i mezzi di trasporto con più di 75 anni. Il motivo? I vagoni già modificati con sedili in plastica e materiali non originali, dopo essere stati abbandonati per circa un decennio all’aperto alla mercé di intemperie e vandali, sono ormai irrecuperabili e privi di valore. Non più reperti che raccontano la storia della ferrovia e dell’Italia e dei suoi tanti pendolari e lavoratori che l’hanno animata in questi anni, ma rottami.

DSC_1046

 

Eppure fino al 2009, la carrozza del treno della Tuscia - che aveva portato Mussolini da Roma a Viterbo e che ora è ricoperta di graffiti - era ancora in buono stato.

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Un destino che accomuna la celebre carrozza 59 con altre di inizio secolo. Il pezzo più antico è un locomotore del 1914 ed è di origine austriaca. Ma nell’elenco ci sono altre decine di esemplari degli anni Venti e Trenta. Tutti descritti da Atac nel bando come “fatiscenti”, destinati ad essere fatti a pezzi e dimenticati perché considerati dall’azienda ferraglia da smaltire.

Ma i cittadini, le associazioni e gli appassionati di trasporti non ci stanno. Per loro, sono un pezzo della memoria collettiva e devono essere protetti. Così, in questi anni, dal 2014, si sono mobilitati per chiedere all’azienda romana di fare un passo indietro e hanno provato anche a rivolgersi alle autorità, perché questi mezzi vengano trasferiti in un museo come quello che Atac gestisce a Piramide e valorizzati. Ma appelli e proteste non sono bastate a bloccare l’iter per lo smaltimento di quello che per l’azienda dei trasporti è solo materiale di ingombro. Così, conclusi i tempi tecnici per concretizzare l’intervento e dopo l’ultimo sopralluogo avvenuto ad agosto, si è passati all’azione. E dopo 85 anni dalla sua inaugurazione, la carrozza di Mussolini è arrivata alla sua ultima corsa.

 

 

Huffington Post - Elisabetta Invernizzi