La ferrovia Roma nord

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Il Vettore non risponde  (nr. 328)

 

di Gianfranco Lelmi

Mentre la Regione sembra interessata a salvare la Ferrovia Roma Nord, i convogli vengono

distrutti da atti vandalici. Zingaretti il giorno 27 dicembre 2019 al Cantiere della nuova stazione

Flaminio a Villa Borghese ha ribadito la volontà di voler salvare la Ferrovia: “Dopo aver

risanato e reso di nuovo competitivo il COTRAL, dopo aver rinnovato i treni per i pendolari ed

aver messo in campo centinaia di milioni di euro di investimenti, ora la Regione Lazio prenderà

in gestione anche le tratte Roma Lido e Roma Civita Castellana Viterbo. Subito 800 milioni di

euro per migliorare la vita delle persone che viaggiano tutti i giorni, riaprono i cantieri fermi da

anni. Mobilità sostenibile e qualità della vita vanno di pari passo, noi crediamo e siamo sicuri

che anche qui, riusciremo a fare la differenza”. Speravamo di ricevere qualche chiarimento

indirizzando all’On.le Zingaretti la presente richiesta: “Gentile Presidente, quando una casa sta

crollando si effettuano prima le riparazioni urgenti.  A Catalano, gli stabilimenti di revisione dei

treni hanno il tetto che, in caso di pioggia, lascia cadere acqua e le maestranze non possono

lavorare. Perché dare 10 milioni di euro alle officine di Acqua Acetosa e non intervenite ove è

urgente? E’ questo il segnale che la tratta extra-urbana verrà smantellata? Presidente, ci dia un

segnale sollecito e tangibile che ciò non accadrà. Avrà riacquistato tutta la nostra fiducia e

stima. I migliori auguri. G.L.”. Nessuna risposta è pervenuta. Purtroppo quando ci si avvicina

alla Ferrovia Roma Nord, sembra di varcare i limiti di una zona militare, ove è proibito

fotografare, curiosare, chiedere informazioni. Se provate a scattare qualche foto nelle stazioni,

venite minacciati di denuncia e arresto. Il personale è passibile di licenziamento se comunica

con estranei.

Abbiamo provato a domandare notizie sulla Gara Telematica 004730/201 concernente:

Servizio di analisi e riparazione dei moduli di inverter e convertitore statico degli elettrotreni

Alstom MRP236 in esercizio sulla Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo; si voleva avere

qualche informazione concernente la potatura degli alberi e della vegetazione che infesta i

binari, ripiantumazione di numerosi arbusti con opere di ingegneria naturalistica; era

interessante conoscere notizie in merito all’affidamento del servizio di riparazione pavimenti,

toilette e carrozzeria degli elettrotreni Alstom MRP236, il tutto è rimasto senza alcun esito.

Se la Regione vuole recuperare la fiducia dei cittadini, deve esibire un cronoprogramma

completo dei lavori, i pendolari vanno ascoltati ed informati, resi partecipi dei problemi, è un

fatto di democrazia. Le porte vanno aperte a tutti.