di Gianfranco Lelmi
Una parola che fa inferocire i pendolari, è proprio il
termine: STEP BY STEP. Cioè passo dopo passo. Come se
fino ad oggi si fosse fatto qualcosa e lentamente si
farà qualcosa.
Purtroppo non è così, da quando è stata costruita la
Ferrovia Roma Nord non si è fatto mai niente, si sono
sperperati i soldi in opere inutili e se questa ferrovia
e giunta ai nostri giorni, lo si deve alla famiglia
Maestri ed a tutto il personale, specialmente quello in
quiescenza, che con costanza e dedizione hanno con
grossi sacrifici fatto funzionare questa ferrovia,
ricorrendo ad artifizi inimmaginabili.
Oggi, venerdì 27 DICEMBRE 2019, questo termine improprio
ha ripreso a circolare, la Regione continua ad usarlo,
come se i pendolari potessero ancora attendere per
secoli un degno trasporto su rotaia nei collegamenti tra
la Tuscia e la Capitale. Tante belle parole poi quasi
nulla di fatto.
Si è successo questa mattina, quando mi sono avvicinato
ad un importante dirigente della Regione, ponendo il
quesito: “Per quale motivo nel Crono - programma,
vengono investiti 10 milioni di euro per le officine
dell’ Acqua Acetosa, quando ci sono le grandiose
officine di Catalano che a causa di infiltrazioni di
acqua non possono funzionare? Gli addetti ai lavori,
debbono smettere le riparazioni, causa il rischio di una
polmonite”.
La risposta è stata: “ STEP BY STEP”. Cioè ora pensiamo
all’Acqua Acetosa poi vedremo chissà quando….se
interverremo su Catalano”, le maestranze che vi
lavorano, possono forse morire? Non sono uomini o forse
qualcuno li considera peggio delle bestie?
La risposta è significativa, della tratta Civita
Castellana Viterbo, non ci importa nulla, sembra dire la
Regione, deve chiudere.
Come riportano i pendolari, negli ultimi tre anni sono
stati stanziati per il miglioramento e la messa in
sicurezza della ferrovia, 90 milioni, eppure ad oggi,
non risulta ancora in regola e corre il costante rischio
di essere chiusa. La velocità ridotta tra 30 e 40
chilometri orari, obbligo di fermata ai passaggi a
livello (104), treni soppressi, bus sostitutivi che per
capienza non possono sopperire ai treni, corse di bus in
ritardo o soppresse, code, rallentamenti sulla via
Flaminia, un orario che doveva essere modificato ed
ancora è in vigore, isolando sempre più un territorio
che stenta a riprendersi, questa é la situazione
attuale. I soldi come dicono, dati ad ATAC sono stati 77
milioni più IVA, ciò è scritto nel contratto. I treni
soppressi in 5 mesi sono stati 783. STEP BY STEP, dove
andremo a finire? Oggi a Villa Borghese, dopo tre
chiusure si è riaperto il cantiere di Villa Borghese per
la nuova stazione del Flaminio. Ma le prospettive per
l’intera tratta fino a Viterbo sono nere. O si corre
subito ai ripari, se no STEP BY STEP la ferrovia
concernente la tratta extra-urbana, presto chiuderà.