La ferrovia Roma nord

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Il doppio binario

 

di Gianfranco Lelmi

 

Ora ci prova Astral subentrata ad ATAC nella gestione della ferrovia Roma Nord. Secondo notizie riportate all’inizio dell’anno, nell’arco di tre anni, il raddoppio della ferrovia da Montebello a Morlupo “dovrebbe essere cosa fatta”.  In tre anni “si fa tutto” con una spesa di 55 milioni. In autunno dovrebbe aprire il cantiere Pian Paradiso Morlupo. E’ prevista una galleria poco prima del centro commerciale Cts che arriverà oltre la l’attuale stazione di Castelnuovo che sarà ubicata sotto il livello stradale.

La stazione di Morlupo sarà ubicata a Magliano Romano con un costo di 133 milioni (secondo una fonte, l'intera linea costò 100.000.000 di euro di oggi).

Cioè prima si fa tutto con 55 milioni, poi, per miracolo diventano 133 milioni. Il tratto da Morlupo a Catalano è in progetto. Ma non ci sono i soldi.  

A cosa serve, si domandano in molti, il raddoppio del binario quando in val Venosta transita con binario unico un treno ogni trenta minuti.

Cosa serve spendere 133 milioni per il raddoppio quando mancano i treni.

Un convoglio, stando ad alcune fonti costa circa 6 milioni, non sarebbe meglio investire sui treni, sul SSC Train Stop (costo 5 milioni per 85 km). Cosa serve allontanare di diversi chilometri la stazione di Morlupo dal centro del paese? Tutti sanno che una volta distanziata la stazione dai centri abitati il treno non attira clientela.

Razionali le considerazioni effettuate il 5 ottobre 2022 dal Sindaco di Castelnuovo di Porto, Riccardo Travaglini: "l'immane opera costerà tantissimo dal punto di vista economico, sostenibilità ambientale e sociale". Stare 2 anni senza ferrovia e senza alcuni tratti della Flaminia, solleverà problemi sociali enormi per avere meno di 5 km di raddoppio (Riano Morlupo) su 80 km. di tratta ferroviaria fino a Viterbo. Servono treni moderni e sicuri.

Da quanto viene riferito, il sindaco di Rignano Flaminio, contrario al commissariamento dell'opera, é assiduo sostenitore per il raddoppio, non considerando che con i tavoli tecnici, sicuramente i lavori si protraranno maggiormente nel tempo.

La mancanza di convogli che viaggino con cadenzamento regolare, la soppressione improvvisa di corse,  i punti di rottura esistenti sulla ferrovia: Montebello, Catalano, stanno dando a questa ferrovia il colpo di grazia. Settemila soppressioni nel corso dell'anno 2022 sono inconcepibili. Se non fosse per la tenacia e l’opera dell’ing. Fabrizio Bonanni, questa linea ferroviaria utilissima, non esisterebbe più.

 

2022.11.03  nr. 338